IL KINESIOGRAFO
Il kinesiografo permette di registrare la dinamica mandibolare grazie al posizionamento di un piccolo magnete nella zona degli incisivi centrali inferiori. Il movimento svolto dalla mandibola porterà anche un movimento del magnete che verrà rilevato da alcuni sensori e registrato sul computer. In tal modo si può studiare il movimento svolto dalla mandibola in apertura e in chiusura, la sua velocità, la presenza di disordini e disfunzioni dell’articolazione, e si possono valutare i rapporti esistenti tra il sistema corporeo e l’apparato stomatognatico e come tra loro interagiscono. Inoltre tale apparecchiatura permette di avere una rappresentazione grafica del movimento mandibolare, rendendo possibile e facilmente leggibile il monitoraggio degli effetti della terapia.
IL SONOGRAFO
Il sonografo è uno strumento che viene spesso associato al kinesiografo, e valuta la presenza di rumori all’interno dell’articolazione temporo-mandibolare causati dalla sua stessa funzione.
L’articolazione infatti emette dei rumori in apertura e in chiusura, che in condizioni normali non vengono avvertiti dal paziente.
Ogni disfunzione ha però una sua particolare variazione di questi suoni, determinato dal modo in cui l’articolazione si muove e reagisce a una funzione non completamente ottimale. Alcuni di essi vengono percepiti anche dallo stesso paziente sotto forma di scrosci o “click”articolari.
L’ELETTROMIOGRAFO
L’elettromiografia di superficie è una procedura che prevede l’applicazione di alcuni elettrodi sulla cute per valutare l’attività dei singoli muscoli posizionati in quella zona. Nel campo odontoiatrico, e in particolare gnatologico, l’elettromiografo è uno strumento che consente di valutare in particolare se alcuni dei muscoli che agiscono sulla mandibola vengano attivati in maniera eccessiva o errata, causando ad esempio cefalee muscolo-tensive nella zona di pertinenza.
IL T-SCAN
Il t-scan è uno strumento molto particolare a disposizione dell’odontoiatra. Esso infatti consente di analizzare con molta accuratezza i contatti occlusali che avvengono fra le due arcate, con particolare attenzione al primo o ai primi di essi che si realizzano.
Valutare questo aspetto è fondamentale per diversi aspetti dell’odontoiatria, ma in particolare per la gnatologia perché spesso un precontatto errato è la causa principale di una deviazione mandibolare anche consistente!